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29 Ottobre 2022
Arriviamo ad Alba dopo un tour nelle Langhe, un posto magico dove le diverse sfumature di verde – nel periodo autunnale – si tingono di giallo, arancione e marrone. Facciamo una tappa al Centro Studi Beppe Fenoglio, in piazza Rossetti, e scopriamo che un tempo, quell’edificio, ospitava la macelleria e la casa di Beppe Fenoglio, celebre scrittore, partigiano, traduttore e drammaturgo di cui quest’anno si festeggiano i cento anni della nascita, avvenuta proprio qui, in questa città sospesa tra passato e presente, ma ben organizzata pensando al futuro.
Percorriamo Corso Vittorio Emanuele, che qui tutti chiamano affettuosamente “Via Maestra” e tra negozi più o meno interessanti e l’onnipresenza di tartufi e altre golosità, arriviamo in piazza Michele Ferrero, albese doc come l’omonimo colosso dolciario che porta il suo nome. Qui, nella piazza che un tempo si chiamava piazza Savona, ci aspetta la “sorpresa”: un’enorme statua alta quasi 13 metri in acciaio inox bronzato. È l’immagine di una bambina nell’atto di girarsi in una postura tutt’altro che spavalda, ma ‘genata’ – come direbbero da queste parti – quell’atteggiamento timido e ritroso, tipico del piemontese/langhetto che non disturba mai, attirando discretamente l’attenzione.